In occasione dei suoi primi 50 anni, Amnesty International ha organizzato una pre- festa di compleanno al Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica.
SOund36 era in terza fila per testimoniare l’importanza di difendere i diritti umani siano essi violati nei vicini paesi del nord Africa o siano i diritti, sempre più spesso ignorati, dei più deboli.
Il connubio tra musica e Amnesty non è nuovo, lo ha ricordato brevemente ma incisivamente Riccardo Noury di Amnesty, come dimenticare infatti la partecipazioni a eventi del genere di Peter Gabriel, dei Police o degli U2?
Ma ieri sera l’impegno è stato duplice e se da una parte il compleanno della più importante organizzazione internazionale si è rivelata l’occasione per ribadire che per i grandi diritti umani si lotta ancora (e si muore come Vittorio Arrigoni) dall’altra è stato un modo per ricordare come attraverso la musica indipendente si possa essere liberi di parlare e di esprimere il disagio del nostro vicino di casa.
Insomma è stata la serata del diritto e per il diritto.
Il diritto ad una musica libera di poter esprimere il reale con Carmine Torchia, vincitore della prima edizione del festival musica controcorrente (affrettatevi le iscrizioni per il concorso del 2011 stanno per scadere http://www.musicacontrocorrente.it) che ha splendidamente “osato” in dialetto calabrese Meridione, canzone di denuncia presentata nella nuova sezione del festival di San Remo.
Una serata libera da etichette e da pre-concetti in cui gli incontenibili Areamag hanno presentato il loro secondo album che ne ha per tutti e per tutto….( Pensane Uno! Si Anche Lui C’è!). Ma anche una serata in cui i grandi amici di Amnesty, Dario Fo, Alessandro Gassman, gli Editori riuniti e il Fatto Quotidiano, hanno inviato i loro saluti ed hanno dimostrato come si possa far cultura e musica al di fuori dei soliti circuiti.
Come per la collaborazione tra il premio nobel Dario Fo e Luca Bussoletti, giovanissimo cantautore romano, per la pubblicazione del primo CD, che contiene A Solo Un Metro canzone di denuncia dei pericoli delle mine antiuomo (occhio verrà distribuito con il Fatto quotidiano il prossimo 24 maggio) e il cui ricavato verrà devoluto ad Amnesty.
O come per l’iniziativa libera e indipendente di Paolo Belli che dal palco del 1 maggio ha lanciato la sfida per nuovi cantautori e ha scovato e promosso tra più di duemila proposte Marcos Banda e i bravissimi siciliani QuBeta con cui ha gruppetato (complice anche parte della sua Big Bang)
Una serata di vera festa ma anche di grandissima sensibilità in cui il cerimoniere Luca Telese ha raccontato le sue esperienze di inviato nel mondo dei diritti negati dei precari o tristemente negoziati degli operai Fiat.
Ma soprattutto una serata dedicata alla musica, chiusa allegramente con il nuovo cd degli YoYo Mundi e il loro proverbiale Sciopero!
Insomma anche se non è bene festeggiare in anticipo, siamo sicuri che questo pre-compleanno non potrà che portare bene ad Amnesty! AUGURI!
Freedom Party For Amnesty – Live Report
In occasione dei suoi primi 50 anni, Amnesty International ha organizzato una pre- festa di compleanno al teatro studio dell’auditorium Parco della Musica.