In questi giorni viene pubblicato per Black Nutria il terzo cd della band italiana Polar For The Masses con il titolo Silence. Precedentemente, nel 2007 avevano debuttato con il cd Let Me Be Here e nel 2009 con l’apprezzatissimo Blended, masterizzato a Chicago da Bob Weston (Shellac).
Il trio rock registra un disco, come da loro tradizione, di forte ispirazione inglese che mira a scalare le classifiche del mercato musicale alternativo europeo (in pieno stile MTV Brand New).
Silence inizia con il rumore prolungato e crescente di Consequences, lunga cavalcata dal ritmo sostenuto e dalle chitarre graffianti. La hit riempi-pista è la seconda traccia (Rust), riff di chitarra perfetto e cantato melodico a più voci che non si dimentica facilmente. Segue Sailing away ballata dal gusto cupo, sotterraneo, la chitarra non dà mai tregua e tiene la tensione sempre alta, mentre la batteria picchia duro e regolare.
Un rock dalle tinte post punk, sensuale nei ritmi danzanti, ambizioso nella produzione e nella composizione dei pezzi. Polar For The Masses è un gruppo che dimostra forte determinazione in quello che canta e suona, una personalità internazionale non sempre facile da ascoltare in gruppi nostrani.
Il colore delle canzoni, l’atmosfera del cd, ricordano in parte i Placebo, sound scarno e deciso, il cantato a due voci esalta i testi impegnati e personali. Un disco a modo suo ambizioso e quindi anche per questo merita ascolto e attenzione.